Di cosa si è parlato questo mese

Dicembre 2024: con una speciale classifica di fine anno.

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Rule of Rose

Questo survival horror uscito nel 2006 all’epoca fu oggetto di severe critiche, ma Stefano Caselli trova dei motivi per riscoprirlo:

Rule of Rose è, come altri survival horror (e più di molti survival horror) il ribaltamento di una fantasia di potenza. Da inizio a fine, giocando ci troviamo ad affrontare sfide che capiamo a malapena e che ruotano attorno alla soddisfazione delle richieste del Club degli Aristrocratici. Anche da un punto di vista narrativo il gioco ci mette in una posizione di minorità, in balia di svolte che non possiamo comprendere e alla ricerca di risposte che vengono date solo parzialmente. Si tratta di un esempio paradigmatico di trauma fiction interattiva, in particolare ascrivibile al filone della mind-game fiction: il suo racconto è un puzzle da costruire pezzo dopo pezzo a partire da indizi, allusioni, metafore e allucinazioni—la ricompensa finale per la risoluzione dell’enigma è la verità sul passato della protagonista. Gli spazi in cui ci aggiriamo sono del tutto mentali, in bilico tra ricordi e incubi; al loro interno nulla funziona come dovrebbe, sono popolati da proiezioni, i personaggi vi si aggirano come spettri.

(Lo Specchio Scuro, 2 dicembre)

The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom

Fabrizia Malgieri ha intervistato Eiji Aonuma, il produttore dei titoli della serie The Legend of Zelda, e Tomomi Sano e Satoshi Terada, rispettivamente game director di Nintendo e di Grezzo per Echoes of Wisdom, e si è fatta raccontare molti dettagli sul suo sviluppo. (Corriere della Sera, 3 dicembre)

Unpacking

Un gioco casual e rilassante, riconoscibile a livello estetico, incentrato su una precisa idea di gameplay, e tanto abile nel raccontare la sua storia da vincere il premio per la migliore narrazione ai BAFTA Games Awards del 2021: Wren Brier, la direttrice creativa di Unpacking, intervistata da Andrea Maderna ripercorre la genesi di quello che rimane ancora oggi uno dei titoli indie più interessanti degli ultimi anni. (Final Round, 9 dicembre)

Luigi

Si parla tanto di Mario e poco di Luigi, l’eroe improbabile che salva sempre la situazione quando nessun altro è pronto a farlo. Un ritratto necessario, a cura di Alexander B. Joy. (Gamers with Glasses, 13 dicembre)

The Portopia Serial Murder Case

Avventura, visual novel, gioco di investigazione; un detective silenzioso, un caso di omicidio da risolvere, un labirinto da esplorare. The Portopia Serial Murder Case, uscito nel 1983, era un gioco ambizioso e in anticipo sui tempi, come ricorda Baxter Burchill. (Tsundoku Diving, 14 dicembre)

Snatcher

Marc Normandin ricostruisce la storia di Snatcher, uno dei primi giochi realizzati da Hideo Kojima. (Paste, 16 dicembre)

Snatcher (Konami, 1988)

Half-Life

Si è scritto abbastanza di Half-Life? No, non arriverà mai quel giorno, e ci sarà sempre spazio per un nuovo lunghissimo pezzo su Half-Life, come questo di Jimmy Maher. (The Digital Antiquarian, 20 dicembre)

Nintendo e la religione

In Nintendo la regola è sempre stata una: nessun riferimento al diavolo, all’inferno, a Dio e a Buddha nei nostri giochi; in generale, nessun simbolo religioso, con la sola eccezione delle divinità mitologiche romane. Poi, nella pratica, tante cose sono sfuggite—a partire dalla croce presente sullo scudo di Link nel primo capitolo di The Legend of Zelda, e anche nel secondo, e poi sparita da A Link to the Past in avanti—e Drew Mackie se le è andate a cercare una per una. (Thrilling Tales of Old Video Games, 21 dicembre)

Football Manager 2013

Undici anni fa, la versione piratata di Football Manager 2013 fu scaricata più di 10 milioni di volte: da 3,20 milioni di persone solo in Cina; 1,05 milioni in Turchia; 781.785 in Portogallo; e 1 sola in Vaticano. Chi avrà deciso di non pagare il simulatore di Sports Interactive nello stato più piccolo del mondo? Jeremy Peel continua a chiederselo da allora. (PC Gamer, 21 dicembre)

Super Metroid

Per celebrare il 30° anniversario dell’uscita di Super Metroid prima che l’anno si chiuda, Darran Jones ha parlato di questo classico con alcuni sviluppatori, tra cui Thomas Happ, autore di Axiom Verge, Ian Campbell, lead designer di Guacamelee! 2, e Derek Yu, creatore di Spelunky. (GamesRadar, 30 dicembre)

Journal of Games Criticism

Post-antropocene, post-umano, post-apocalisse: sono questi i temi del sesto volume del Journal of Games Criticism, pubblicato questo mese.

Speciale: i migliori videogiochi dell’anno

Abbiamo preso 15 classifiche di fine anno, le abbiamo unite tra loro, e questa lista è il risultato:

Come è stata costruita questa lista: abbiamo preso in considerazione solo la top 10, anche in caso di classifiche più lunghe; e abbiamo assegnato 10 punti per la prima posizione, 9 per la seconda, 8 per la terza, e così via fino a 1 per l’ultima.

Le 15 classifiche con cui è stata costruita:

Anche per questo mese è tutto!

Note

  1. Inlusio è il termine che indica l’illusione di trovarsi all’interno di un (mondo di) gioco. Sembra un nome particolarmente indicato, no? ↩︎