Nonostante sia caratterizzato da divertenti piccole macchinine e da pantaloni molto elaborati, il golf è spesso rappresentato in maniera tremendamente seria nei videogiochi. Calcolare ogni variabile con cautela, aver bisogno del silenzio assoluto prima di uno swing… il semplice atto di mandare una palla in buca con il minor numero di colpi possibile può essere divertente se fatto bene, è vero, ma di solito è ancora raffigurato come un affare piuttosto teso e stressante. Ogni tanto, però, arriva un gioco di golf con una sensibilità più arcade e la volontà di prendere in giro questo sport; è un’idea a cui la scena indie si è particolarmente affezionata negli ultimi anni, con un numero sempre maggiore di studi che hanno cercato di fondere il golf con la commedia, con effetti spesso meravigliosi.
Stravagante proprio come suggerisce il titolo, 100ft Robot Golf offre abbastanza anarchia giocosa da attirare giocatori che altrimenti non si avvicinerebbero mai a un set di mazze. Ambientato in un universo futuro in cui il golf sta tentando di tornare in TV, il gioco dello sviluppatore indipendente No Goblin propone un giocatore di golf delle dimensioni di un kaijū che attraversa città, lune e montagne. Il risultato somiglia a un crossover tra i robot giganti del film Pacific Rim di Guillermo del Toro e la comicità di Adam Sandler che gioca a golf in Un tipo imprevedibile. Potrebbe essere una sorpresa, quindi, apprendere che una premessa così fantasiosa è nata dal tentativo dello studio di rendere più emozionante un gioco di golf esistente.
«La nostra co-fondatrice [Panzer] fa alcuni Let’s Plays nel suo tempo libero e le è stato chiesto di commentare un gioco di golf incredibilmente noioso», spiega Dan Teasdale, l’altro co-fondatore di No Goblin e uno dei principali creativi dietro 100ft Robot Golf. «Hanno passato tutto il tempo a fare battute inventando trovate per evitare che quel gioco fosse una schifezza, e hanno finito col fissarsi sull’idea di quanto sarebbe stato meglio giocare a golf in un gigantesco e stupido mech che fa tutto a pezzi».
Dopo la registrazione, Teasdale e Panzer non riuscivano a smettere di pensare a quanto sarebbe stato divertente se qualcuno avesse effettivamente realizzato il gioco che avevano appena inventato. Pochi giorni dopo, il duo aveva deciso di creare per davvero il “grande gioco di golf coi robot”—un titolo che avrebbe parodiato la serietà tipica di questo sport e in cui distruggere ostacoli fastidiosi sarebbe stato importante tanto quanto mettere la palla in buca il più velocemente possibile. Il team si è ispirato ad altri famosi giochi di golf arcade come Everybody’s Golf e Powerstar Golf di Microsoft. Questi sono stati quindi utilizzati come base su cui implementare la formula meccanizzata di No Goblin.
Gran parte del divertimento in 100ft Robot Golf deriva dal pensare quanto sia assurdo che gli umani abbiano costruito queste colossali macchine colossali esclusivamente allo scopo di brandire delle mazze gigantesche per mandare delle palle in buca. Invece di fare esclusivo affidamento su questa idea, però, Teasdale e il resto del team di No Goblin volevano strappare ancora più risate ai giocatori. Lo hanno fatto incoraggiando i gruppi a bloccarsi i colpi a vicenda in tempo reale, appoggiandosi alla presentazione volutamente lo-fi del gioco e, naturalmente, parodiando il commento dimesso tipico della maggior parte dei tornei di golf. Avevano bisogno solamente di qualcuno dotato di un tono impassibile che rendesse giustizia al concetto.
«L’idea di avere commenti calmi e compassati sul golf è sempre sembrata in perfetto contrasto con quattro robot che abbattono i grattacieli per preparare i colpi come se fosse una cosa normale», sottolinea Teasdale. «Per molto tempo, internamente, abbiamo presentato la nostra visione di questi commentatori come qualcosa nello stile dei “McElroy Brothers”, finché non ci siamo resi conto che potevamo semplicemente contattare il nostro amico Justin McElroy e vedere se lui e i suoi fratelli (e alla fine anche il padre!) erano interessati».
Con queste superstar di internet a bordo, il palcoscenico era pronto per consentire ai giocatori di divertirsi con un gioco arcade di golf diverso da qualunque altro. Ma oltre a offrire l’opportunità per tante risate attraverso percorsi caotici, commenti ironici ed edifici da calpestare, Teasdale e il suo team hanno pensato che un altro fattore fosse vitale: la comunità. «Collocare persone con cui hai dei rapporti in un mondo pieno di meccanismi comici che prosperano sfruttando e potenzialmente danneggiando proprio quelle relazioni è una parte importante del motivo per cui la modalità golf in tempo reale funziona così bene», suggerisce. «Ovviamente, abbiamo un gioco divertente in termini di narrativa e ambientazione, ma una delle cose che come studio cerchiamo di raggiungere è l’umorismo attraverso le meccaniche».
Per quanto stravagante sia il mondo di 100ft Robot Golf , l’obiettivo di No Goblin è sempre stato quello di rendere le meccaniche del gioco divertenti e affidabili: lo sviluppatore non voleva rischiare di irritare i giocatori con una fisica imprevedibile. Questo è in netto contrasto con alcuni altri giochi di golf comici, che scelgono consapevolmente di giocare con la fisica di questo sport per ottenere un effetto umoristico. Ma come si fa a trovare un equilibrio tra commedia e frustrazione?
Non è stato un problema per Triband con What the Golf?, un titolo lo-fi che lo sviluppatore descrive come “un gioco per persone che odiano il golf, fatto da persone che hanno alcune conoscenza né rispetto per il gioco”. In questo titolo i giocatori si fanno strada attraverso una serie di percorsi che iniziano in modo familiare, prima di trasformarsi rapidamente in enigmi basati sulla fisica. L’idea di cosa possa essere un gioco di golf viene ripetutamente messa in discussione e i risultati sono esilaranti.
Come in 100ft Robot Golf, si tratta di attingere al potenziale caotico di questo sport, tranne che qui si va molto oltre nel forzare le regole rispetto alla maggior parte degli altri giochi di golf, anche di quelli descritti in questo articolo. Un livello potrebbe sfidarti a mettere in buca un vaso di porcellana invece di una pallina, il tutto mentre cerchi di evitare ostacoli che potrebbero romperlo. In What the golf? nessuna idea è troppo stravagante.
I giochi di golf comici possono inoltre abbracciare un’ampia gamma di generi. Golf Story lo ha dimostrato nel 2017: è un gioco di ruolo nello stile di Pokémon, Dragon Quest e Final Fantasy—ma chi vuole impegnarsi in battaglie a turni quando puoi battere il tuo avversario in una partita a golf? In alcuni casi la necessità che un personaggio colpisca la palla può essere completamente eliminata. Si tratta più di coinvolgere rapidamente i giocatori nell’azione e, ancora una volta, di infonderle una forte componente sociale.
Golf With Your Friends di Blacklightinteractive offre una simile esperienza sociale. Lanciato ufficialmente durante il lockdown nel maggio 2020, Golf With Your Friends era già un successo su Steam da quattro anni, consentendo a un massimo di dodici amici di competere contemporaneamente su una serie di percorsi folli. «Penso che il divertimento e l’umorismo del gioco abbiano molto a che fare con le persone con cui ci giochi», afferma Kailan Clark, CEO e programmatore. «La natura competitiva e la rivalità che hai con i tuoi amici più stretti portano naturalmente ilarità».
Costruire percorsi così diabolici può essere un processo rigoroso. «Progettare 18 buche che mantengano il gioco divertente e gli utenti coinvolti è difficile», afferma Clark. «Dobbiamo pensare a un tema che sia divertente, interessante e diverso dal resto». Si parte da un layout semplice, e poi si tratta di giocare ripetutamente ogni buca, apportare modifiche o riprogettare interi campi se non funzionano. «Prima di collaborare con Team17, una mappa richiedeva dai tre ai cinque mesi», rivela.
Stare al passo con le richieste dei giocatori era così importante che Clark e il suo team hanno deciso di venire incontro alla community di Golf With Your Friends introducendo un editor di livelli e altri strumenti. «L’aspetto della personalizzazione è particolarmente importanti per noi, poiché consente agli utenti di giocare per ottenere ricompense, e personalizzare i propri cappelli e i percorsi offre ai giocatori un obiettivo in più e offre più varietà tra gli amici», aggiunge. «La varietà di modalità di gioco aggiunge sapore al gioco standard del minigolf e offre all’utente un’esperienza ogni volta diversa. Seleziona una modalità, indossa il tuo cappello preferito e sei pronto per partire!». Giocare con grandi uova rimbalzanti piuttosto che con le palline offre un’esperienza completamente diversa.
L’umorismo nei giochi è, ovviamente, soggettivo. Questo spiega perché gli indie che uniscono la commedia e il golf interpretano in modo diverso quest’idea, ma in modi che comunque raramente rispecchiano questo sport. Le regole del golf, in ogni caso, sono molto più malleabili rispetto ad altre discipline, il che significa che spesso emergono elementi comuni come i campi stravaganti, la fisica che sfida la gravità e una forte attenzione alle rivalità sociali. Ma potremmo vedere Blacklight parodiare uno sport come il calcio? «Non credo che i fan di FIFA o Madden apprezzerebbero una palla a forma di ghianda da colpire in un campo a bassa gravità a tema caramelle», afferma Clark. «O forse lo farebbero! Interessante…».